domenica 12 aprile 2009

Boccata d'aria


Questo week end di Pasqua, purtroppo, ho dovuto incastrare gli impegni di studio e lavoro e ottimizzare al meglio il tempo che ho a disposizione prima dell'esame orale di "Scienza delle costruzioni" di giovedì 16. Ovviamente tra i vari impegni ho cercato di ricavarmi un po' di tempo per stare in compagnia con gli amici e rilassarmi un po'. Così, tra tante valutazioni per quale fosse la giornata migliore compatibile con gli altri impegni, ho deciso di andare al mare con gli amici sabato sera per poi tornare a casa la domenica mattina per arrivare in tempo per il pranzo di Pasqua in famiglia.
L'appuntamento per la partenza era alle 17:45 sotto casa della Simmy. 
Una volta caricati in macchina gli zaini semi-vuoti che preannunciavano già un rientro a casa a breve termine, io, la Simmy e Beri siamo partiti con il pandino. Durante la sosta "Metano" abbiamo telefonato a Tugno, che ovviamente aveva il cellulare non raggiungibile (per fortuna che c'era l'Elena), per accordarci per la cena che avremmo fatto a casa mia. 
Il programma era:
  • Tugno, l'Elena e Gaspare ci avrebbero raggiunto direttamente a casa mia verso le 20:00
  • Io, Beri e la Simmy saremmo dovuti andare a fare la spesa e successivamente cominciare a preparare la cena.
Il programma mi è sembrato da subito piuttosto semplice e lineare, caratteristica che non sempre si ritrova nelle occasioni in cui tra gli organizzatori è presente anche il buon Tugno. In ogni modo, verso le 20:30 avevamo già acceso il fuoco, la carbonella aveva già assunto il giusto aspetto per la cottura della carne, la tavola era stata apparecchiata da Beri e dall'Elena, Beri aveva condito la carne, Tugno era andato a casa o forse in Sicilia (visto il tempo che è mancato) a predere dei limoni per la carne, io ero pronto a grigliare e Gaspare urlava al telefono con un suo amico, credo straniero visto che non capivo assolutamente nulla di quello che si dicevano. 
Durante la cottura della carne la Simmy mi ha assistito con la torcia del cellulare dell'elena che si è rivelata fondamentale per una corretta cottura della carne che altrimenti sarebbe stata cotta completamente a caso visto che non si vedeva assolutamente nulla!!
Dopo una mezzoretta l'apertura della prima bottiglia di vino ha segnato l'inizio della cena e tra la fame e l'entusiasmo, ma direi soprattutto la fame, dopo un'ora avevamo finito di mangiare 6 braciole, 6 etti di salsiccia, 6 coscie di pollo e un sublime pezzo di carne di bovino cotto alla griglia molto simile a una tagliata di manzo!!! A fine cena, grazie soprattutto allo stomaco di uno di cui non farò il nome per non pagare i diritti d'autore (i presenti sanno di chi parlo!!!),  l'atmosfera che ci circondava aveva assunto "un'aroma" misto tra un aia piena di galline (morte) e un calzino dopo una giornata di sci. Grazie, o meglio per colpa anche di questo, siamo usciti di casa verso le 23:30 per fare una passeggiata sul viale principale, ma soprattutto per prendere una boccata d'aria. Ci siamo fatti un po' di "foto ignoranti", qualcuno ha preso un gelato e ci siamo passati una bella serata in compagnia. In tutto questo, Gaspare ogni tanto faceva e riceveva chiamate telefoniche ad orari improponibili ed ovviamente le sue conversazioni incomprensibili erano tutte tarate su volumi che avrebbero permesso la comunicazione anche senza utilizzare il telefono, ma semplicimente utilizzando la propagazione delle onde sonore nell'aria!!!
Verso circa le due ognuno era nel suo letto e alle 10 della mattina seguente Tugno e Gaspare sarebbero dovuti andare a lavorare all'agriturismo.
La mattina ci siamo trovati tutti quanti, ci siamo fatti gli auguri di buona Pasqua, i due "desperados" insieme all'Elena, sono andati a casa e io, la Simmy e Beri siamo andati a fare una copiosa colazione da "Simon's Bar" e dopo essere andati a "salutare" il mare, siamo tornati a casa.

Anche se breve, è stata una bella serata e mattinata con gli amici, una vera boccata d'aria che ci voleva e che avrei voluto durasse di più. Mi dispiace non poter essere dei loro anche Lunedì che torneranno al mare, ma devo lavorare e non posso. Posso solo sperare che si divertano e che presto faremo una giornata di mare tutti insieme!

2 commenti:

  1. Anche se è stata una toccata e fuga ,passare una serata tra amici a bere,cucinare ed urlarsi in faccia discorsi forse esageratamente profondi (quando a tavola c'è Gaspare ed il suo Tavernello)a volte è molto più utile e rigenerante che andare lontano.
    Peccato perchè anche oggi è stata una bella giornata di sole caldo e mare e tu mancavi...e questo è brutto! :)
    Non vedo l'ora di farmi un bel fine settimana ideale :esattamente così come sono andate le cose ma magari con tutti i miei amici ed amiche vicini ed anche qualcun'altro in più.
    Simmi

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  2. Vorrei dare un consiglio a Gaspare:....lascia perdere...

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